Avete gettato le monetine? Avete fatto morire un ex presidente del Consiglio in Africa? Avete perseguitato con mezzi spropositati (spendendo veramente i soldi dei contribuenti) migliaia d’innocenti? Avete scritto centinaia di pagine di fesserie, d’insulti e di menzogne? Avete riciclato per vent’anni ex comunisti, ex fascisti, ex democristiani, ex socialisti? Avete occupato per anni le più alte cariche ottenendo risultati ridicolizzati nel mondo intero? Siate fieri di quello che avete creato e tenetevelo perché il peggio deve ancora venire!
Se fossimo stati ascoltati al momento opportuno, forse la Storia sarebbe cambiata!
Un passo indietro.
All’inizio del 2010 navigando su internet fui attirato dalla recensione di un libro scritto da due giovani giornalisti italiani. Per la prima volta sembrava che alcune mie dichiarazioni del 1993 fossero considerate con un certo rispetto ed un certo interesse. Forse, pensai, hanno capito.
Presi informazioni e scoprii che lavoravano per un tipo che, a forza di polemiche (naturalmente scegliendo bene i tempi e i modi), avrà diritto ben presto a due o tre pensioni con un patrimonio superiore a quello della stragrande maggioranza degli Italiani. Superai la solita avversione a parlare con dei giornalisti collaboratori di certi individui e scrissi loro una lettera che diceva pressappoco questo.
“Saint Gervais, 24 febbraio 2010
Tutti coloro che si sono occupati di Mani pulite hanno sempre trascurato il fatto che noi ,responsabili della decadenza dell’Italia di quegli anni ( sarà bella l’Italia di oggi!), alla “banda di gruppettari ” abbiamo sempre detto quello che volevamo. Non sapevano niente, o pochissimo, nella maggior parte dei casi facevano finta di sapere e a volte volutamente evitavano di approfondire certi episodi e quindi era semplice scegliere tra mille fatti i cinque o sei che provocavano meno danni e che allontanavano dalle cose importanti. La prova? Nessuno dei miei compagni ha mai avuto conseguenze negative per colpa mia. Certo le mie dichiarazioni hanno provocato scalpore sulla stampa ,ma alla fine con quali conseguenze giudiziarie? Nessuna. Credevo nelle mie idee, non ho mai corrotto nessuno e non sono mai intervenuto in atti della pubblica amministrazione: non ne avevo il potere. Ho solo cercato di aiutare il mio partito con quattro soldi e lo rifarei.
Ma tornando ai fatti non vi sembra strano che nel 93, Buzio, membro della direzione del PSDI, partito che ha avuto ministri importanti, discuta di piccoli finanziamenti dell’89? Certo, se Torquemada( mi scusi il famoso confessore per il paragone), non ha voluto deliberatamente approfondire i rapporti tra il PSDI e alcune imprese avrà avuto i suoi motivi.
Forse con delle dichiarazioni diverse, con la verità, la storia poteva cambiare. Oggi tutti occupano ho hanno occupato posti importanti in politica. A quei tempi non potevo immaginare quello che sarebbe successo. Saragat avrebbe accettato aiuti da Valletta se pensava che lo stesso in seguito sarebbe stato nominato Presidente del Consiglio? Certamente no.
Da calcoli fatti sembra che la mia pensione sarà di 50 €, però in questi 17 anni ho scoperto un nuovo Paese la Francia che mi ha aiutato molto. Ho fatto lavori differenti tra cui il cuoco e vivo in un posto fantastico che è l’Alta Savoia.
In definitiva che cosa è meglio che la storia rimanga quella che è e che si realizzi una specie di vendetta postuma di Saragat (ognuno ha il governo che si merita) oppure che si chiarisca una volta per tutte chi sono quelli che hanno approfittato di tutto facendo subire un martirio a gente che veramente non se lo meritava responsabile solo di credere in qualche cosa. Sapete: ogni notte vedo i volti di quei socialisti democratici (sono entrato nel PSDI coi pantaloni corti), in maggior parte contadini, che dopo una dura giornata di lavoro partecipavano alle assemblee del Partito in quel Piemonte che rimane sempre la mia terra e mi domando se non meritino un ultimo sacrificio! Si vedrà.
Grazie per l’attenzione e a presto”.
Ho visto i ragazzi, abbiamo discusso di tante cose e pensato a molti progetti. Purtroppo non è stato possibile proseguire la collaborazione, ma devo riconoscere che si tratta del primo gesto favorevole di due italiani nei miei confronti e quindi ringrazio sinceramente.
Rimane comunque il fatto che alcuni progetti erano e restano interessanti e quindi “ora” cercherò, di fare come sempre: continuare da solo.
L’appuntamento è per il prossimo articolo: “Può, qualche zero, cambiare la Storia?”
roberto,
ti ricordo sempre con affetto.
beppe